giovedì 17 maggio 2012

Risina di spello al "quel che rimane del pesto Genovese" [Vegan]

La prima domanda che sorge spontanea dopo aver letto il titolo di questa ricetta è: Cos'è la risina di Spello?
Bè, innanzi tutto, Spello è un borgo medioevale dell'umbria, le cui stradine intricate, in questo periodo, cominciano a Riempirsi di fiori; Il paese, è famoso per le Infiorate, se fate una piccola ricerca, rimarrete estasiati e vorrete andarci. L'unica cosa che non mi piace, è che queste fantastiche creazioni floreali, preparate con cura e passione maniacale, vengono poi calpestate... Ci sono anche premi per i balconi pi belli; infatti troverete qualche ceramica incastonata qua e la a memoria di secondi o terzi piazzamenti nei vari concorsi. Ne guadagna la bellezza di questo borgo, che tra gatti e fiori sfoggia una bellezza da lasciare senza fiato.... o forse lo eravamo perchè era tutto in salita? Bè, qui, in un immancabile negozietto di leguminacee, ho trovato la Roveja (mi dicono un pisello selvatico) e La risina di Spello, un fagiolo minuscolo, bianco e dal sapore delicato, non richiede ammollo.
Le notizie che trovo, parlano di questo legume che si credeva perduto, ritrovato e coltivato da cinquant'anni. Io so solo che il prodotto mi piace, di gusto e d'aspetto pertanto.. risina con quel che rimane del pesto...
Ah già, la seconda domanda!
Quel che rimane del pesto? cos'è?? 
Bè, a me piace la cucina Vegan, ve ne sarete forse accorti (anche se non siete molti, lo so) e in questa ricetta, un pesto con parmigiano e/o pecorino, non aggiunge nulla, secondo me. Ma, volendo dar retta ai molti puristi, non potrei chiamarlo mai pesto genovese, senza tali ingredienti. Avendo questa parte una mancanza, diviene quindi, quel che ne rimane... un pesto zoppo, ma un buon pesto.
Il piatto è molto semplice, ve lo mostro:


Se vi garba, ecco come si fa:

Si prendono tre belle manciate di Risina di spello, se la trovate, altrimenti cannellini, orzo perlato, quello che vi sconfinfera maggiormente. Si sciacquano per bene e si mettono in una pentola con molta acqua fredda. Si fa bollire e quando sono quasi morbidi, ci si mette un poco di sale grosso. Quando sono morbidi, il giusto, si scolano e si mettono da parte.

Per il Pesto zoppo, si prendono due belle manciate del basilico che avete in giardino, lavato con molta delicatezza e si mettono in un bel mortaio con sopra una mano di pinoli, una presa di sale grosso, uno spicchietto d'aglio fresco (adesso c'è in giro, pigliate quello!) e un bel filo d'olio extra vergine., buono, mi raccomando! Si pesta arrotando per bene il pestello contro le pareti e aggiungendo olio alla fine, se serve. Sale sono convinto non vi servirà, anzi, state attenti a non metterne troppo. E so poi volete farlo con il frullatore... fate voi.

Potete anche usare un bel pesto di rucola, se preferite, ma il basilico ha un profumo... come dirgli di no? Eppoi aggiungere altro, pomdori a cubetti, anche secchi, orzo, le insalate sono belle per questo, sono tutte altamente Per-so-na-li-zza-bi-li! Ci si vede in giro... ciao!



2 commenti:

  1. Devo farti i complimenti!!!!
    Il tuo blog è bellissimo. Con questa ricetta poi mi hai veramente incantata!!!!!!
    Mi unisco ai tuoi sostenitori immediatamente!!!!
    A presto!!!

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    1. Sono stra-contento per il tuo entusiasmo per questa ricettina semplice semplice. Mi manca l'Umbria!!!

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